Con il greggio sopra i 100 dollari fare il pieno alla nostra auto è diventato sempre più oneroso: il prezzo della verde e del gasolio sono infatti ai massimi storici , MA con un po’ di attenzione e “fortuna” è possibile risparmiare qualcosa.

Un piccolo taglio si può ottenere già confrontando i prezzi tra distributore e distributore, tramite il famoso “fai da te”: con questa semplice accortezza possiamo risparmiare fino a 1,5 centesimi al litro; non molto, ma pagare meno – circa 25 euro l’anno – è già una bella soddisfazione.

Il vero risparmio, arriva però dalle “pompe bianche”, cioè dai distributori senza marchio

Cosa sono le pompe bianche di benzina

Per andare incontro ad una esigenza tutta economica, e per garantire un aumento del profitto ai benzinai aderenti, si è sviluppato il concetto di “pompe bianche”, che lavorano in orale autonomia. Spesso risultano completamente divincolati da un accordo con la filiera distributiva ragione per cui hanno una capacità autonoma di acquistare all’ingrosso a chi offre il prezzo più conveniente. Ecco dunque che le pompe bianche attuano in favore del consumatore dei prezzi per i carburanti molto più convenienti, fino a scontare addirittura di 10 centesimi al litro rispetto ai benzinai tradizionali.

Parliamo dunque di distributori di carburanti indipendenti, che nulla hanno a che vedere con le società petrolifere. Ecco il motivo per cui spesso sono denominate “no logo”, dal momento che non hanno alcuna insegna con il marchio di carburante. Ci sono situazioni comunque in cui le pompe bianche sono legate a delle aziende di distribuzione locali, network che usufruendo di un proprio logo si trasformano in grossisti.

Pompe bianche di benzina, Un fenomeno all’italiana

Il fenomeno, tutto italiano, è nato in alcune piccole realtà locali, ma ormai riguarda un pò tutta la Penisola. Nella maggior parte dei casi si tratta di piccoli imprenditori che gestiscono solo uno o due impianti e sono molto agili e attivi nel territorio.

La conduzione autonoma dell’impianto permette una gestione più semplice dei costi di gestione, soprattutto perché non sono presenti i costi legati alle grandi campagne di promozione che vengono invece sostenuti dalle compagnie tradizionali. Intervenendo poi sul margine lordo – che per gli operatori è pari a circa il 14 centesimi per litro – l’imprenditore riesce a spuntare prezzi alla vendita più bassi di quelli della rete tradizionale.

Secondo alcune stime le “pompe bianche” sono arrivate a 1.500-2.000, con una quota di mercato pari a circa il 7%. In questi distributori, si arriva a risparmiare anche 5-6 centesimi al litro e considerando un consumo di 100 litri al mese il risparmio è pari a circa 72 euro l’anno.

Purtroppo la cosa più difficile è trovarli sul territorio.

Ecco un piccolo elenco delle “pompe bianche”, in aggiornamento

  • Befin
  • Gazzaniga Petroli
  • Enerpetroli
  • Maremma
  • PetroliIes
  • Noaloil
  • Dubois
  • Repsol
  • Maxcom
  • Tuscia Petroli
  • Facchini
  • Energia Siciliana

Ora, sul sito del Codacons c’è una pagina dedicata all’argomento: viene fornito un numero telefonico a pagamento chiamando il quale viene fornita una password con cui è possibile scaricare il file Excel contenente una lista di 180 distributori.

Distributori discount benzina

Oltre alle “pompe bianche” è nato il fenomeno dei distributori discount dove è possibile trovare prezzi più bassi rispetto ai grandi marchi.

Online è possibile trovare – gratuitamente – i nomi di tutte le compagnie che vendono carburante, con i prezzi applicati da ciascuna società, e un motore di ricerca per regione e per tipologia di carburante.