Acquistare una casa vuol dire fare dei sacrifici. Lo Stato sa bene quanto oggi sia difficile mantenere una casa e far fronte alle tasse imposte per il possesso degli immobili. Per questo motivo se si tratta di prima casa, il contribuente può godere di sconti e agevolazioni fiscali.
Il bonus sul primo immobile viene disciplinato da una normativa ad hoc, stabilità già qualche anno fa ma modificata ancor più in favore del contribuente con nuovi emendamenti giurisprudenziali.
Le varie agevolazioni per comprare la prima casa
Per capire come si imposta l’incentivo per coloro che vogliono acquistate la prima casa, dobbiamo elencare quelli che saranno gli sgravi e i benefici previsti dalla legge.
In prima lo Stato ha previsto un calo dell’IVA dal 10% al 4%. Questo sgravio vale per tutti i contribuenti che comprano casa rivolgendosi direttamente all’impresa costruttrice. La regola vale purché l’acquirente versi in misura fissa una imposta ipotecaria e catastale pari a circa 200 euro.
Se si acquista l’immobile per donazione o successione, allora vuol dire che sarà valida solo una imposta ipotecaria e catastale in misura fissa, sempre di 200 euro.
Non dimentichiamo inoltre che vale il 2% per l’imposta di registro. Se l’acquisto avviene tramite privati l’imposta in oggetto viene ulteriormente ridotta. Stando ai limiti imposti dalla legge, il bonus sulla prima casa per acquisti tra privati consentirà il pagamento di questa tassa in misura equilibrata al valore catastale dell’immobile. Questo sulla base del principio prezzo/valore. Imposta catastale e ipotecaria saranno stavolta paro alla cifra forfettaria di 50 euro.
Infine non dimentichiamo la novità circa il Credito d’imposta. In tal caso il bonus prima casa potrà valere anche per i soggetti che vendono e comprano di nuovo casa nell’arco di 12 mesi. Le agevolazioni se c’è questo presupposto, consentono la possibilità di sottrarre l’imposta da pagare con quella già pagata per l’acquisto della casa venduta.
Il requisito di residenza o obbligo di trasferimento
C’è un limite importante affinché possa beneficiare degli sgravi fiscale colui che acquista la prima casa. Ovvero che l’abitazione scelta sia situata nel territorio del comune in cui l’acquirente risiede. Qualora infatti chi compra ha residenza altrove, c’è bisogno di fare il cambio entro un anno e mezzo dall’acquisto. Bisogna altresì indicare nell’atto che si ha tutta l’intenzione di andare ad effettuare il cambio di residenza.
Il cambio di residenza varrà ad ogni effetto di legge alla data in cui l’interessato farà richiesta al comune attraverso la dichiarazione di trasferimento. Non sempre è possibile che il cambio residenza vada a buon fine per beneficiare delle agevolazioni.
Comunque sia, non è importante effettuare il trasferimento in alcuni specifici casi. Tale regola vale infatti se la casa acquistata con i benefici nel 2019 si trova:
- nel comune in cui chi acquista svolge un’attività lavorativa, un’attività di studio o un’attività sportiva documentata;
- nel territorio del comune dove si trova l’attività proprio datore di lavoro, qualora chi acquista si sia dovuto trasferire all’estero per motivi di lavoro nell’intero territorio nazionale.
Inoltre, non è necessario che effettui il trasferimento coloro che appartengono alle Forze Armate e di Polizia.