Con l’espressione certificato camerale ci si riferisce ad un documento che include tutte le informazioni camerali delle imprese, a loro volta certificate dalla Camera di Commercio.
Di conseguenza, il Certificato Camerale risulta essere un’attestazione che contiene le caratteristiche riguardanti un’impresa, che deve essere appunto iscritta all’ufficio pubblico. E’ diverso dalla visura camerale, in quanto possiede un valore legale. Ma non solo: si può usare per delle procedure esterne, in un tempo limite di sei mesi a partire dalla data di rilascio.
Per ottenere il certificato camerale, ci si può recare presso la Camera di Commercio, dove si avrà modo di chiedere vari tipi di documento, ovvero il certificato camerale ordinario, il certificato camerale storico e quello artigiano.
Certificato camerale tipologie
Come vi abbiamo detto poco fa, esistono tre tipi di certificato camerale. Ecco le differenze:
Certificato Camerale ordinario
Qui sono presente tutti i vari dati appartenenti all’impresa, vale a dire i riferimenti di iscrizione, la sede legale, la partita Iva, le licenze, l’oggetto sociale, il capitale sociale, gli albi, i titolari e i soci con la distinzione delle quote, gli amministratori, le attività, i ruoli e tanto altro ancora.
Inoltre, tale documento è noto anche come “certificato camerale di iscrizione”, poiché mira all’attestazione dell’azienda, in riferimento alla sua iscrizione all’ufficio pubblico.
Certificato Camerale storico
Nel certificato camerale storico invece, si possono consultare numerose informazioni, appartenenti ad un’azienda dal giorno in cui è stata fondata ad oggi.
Qui tra l’altro, si possono trovare tutte le variazioni avvenute nel corso del tempo, in termini di ruoli, cambi di sede, licenze e così via.
Certificato Camerale artigiano
Infine, questa tipologia di certificato, include tutte le informazioni relativa ad un’impresa artigiana (proprio come suggerisce la sua denominazione).
Esattamente come quello ordinario, fornisce svariati dati che riguardano la figura dei titolari, le attività svolte, i riferimenti di iscrizione, e via dicendo.
Certificato camerale come ottenerlo
A questo punto ci si chiede: In che modo ottenere un certificato camerale?
Come vi abbiamo detto già in precedenza, la soluzione più comune sarebbe quella di rivolgersi all’ente di riferimento, ovvero la Camera di Commercio.
In alternativa però, è possibile chiedere il certificato camerale in via telematica. Ciò è possibile grazie ad una serie di siti web, studiati appositamente per fornire questa tipologia di servizi, come ad esempio Tutto Visure, leader nel settore.
A livello pratico, per poter richiedere il Certificato Camerale bisognerà rendere noti alcuni dati. Come ad esempio la denominazione e la Provincia dell’azienda, ma anche il codice fiscale e/o la partita Iva (nel caso di impresa individuale, servirà il codice fiscale del titolare) ed infine la Provincia della Camera di Commercio.
Una volta effettuata la domanda, si riceverà via email il certificato. La sua emissione avviene su carta filigranata e risulta contrassegnato con il bollo della Camera di Commercio, il quale va ad attestare l’autenticità del documento.
Ma non finisce qui. Sarà altrettanto importante specificare la tipologia di certificato camerale (e dunque ordinario, storico o artigiano). In base all’opzione da voi selezionata, si applicherà il bollino ad hoc.
Nell’eventualità in cui il Certificato non dovesse essere disponibile sulla banca dati via telematica, allora bisognerà necessariamente rivolgersi allo sportello della Camera di Commercio. A differenza del rilascio documento via web che avviene in poche ore, qui dovrete attendere circa quattro giorni lavorativi.
Il suo valore è di tipo legale e i tempi di validità corrispondono a sei mesi a partire dal giorno di rilascio. Infine, il Certificato vale solo in originale e si può utilizzare soltanto una volta.
N.B. il Certificato Camerale si può richiedere soltanto per tutte quelle categorie appartenenti a Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. Ciò significa che non risulta disponibile per gli albi professionali, le associazioni sportive, quelle di beneficenza oppure culturali.