Le tasse sono una spina per ogni italiano. Secondo le statistiche, ogni famiglia versa in media al Fisco circa 8.300 euro di tasse all’anno. A fare da padrone nel quadro del fisco ci sono sicuramente tasse come Irpef e Iva, che vanno ad influenzare il gettito totale. Un gettito che nel 2017 ha avuto un valore di 502,6 miliardi di euro. Valore che ha superato la metà (55,4%).

Più in particolare, all’interno delle casse dello Stato, appena un anno fa, ci sono stati incassi di 169,8 miliardi di euro, ammontabili a circa il 33,8% del totale. Solo l’IVA ha permesso allo stato di incassare 108,8 miliardi di euro (21,6%). Questo è quanto emerso da un report stilato dal centro studi della Cgia di Mestre inerente al 2017. Qui tra le altre cose si  può leggere come, considerando i contributi previdenziali, il peso totale del fisco su ciascun italiano ha raggiunto una soglia di 12 mila euro all’anno.

Tasse: italiani popolo di tartassati

Quello che pesa maggiormente nel gettito fiscale dunque è la sensazione opprimente che gli italiani vivono. Secondo le statistiche tra l’altro, pare che al Sud si paga la metà del nord. Lombardia record

Il carico fiscale più gravoso spetta alla Lombardia: a denunciarlo è la Cgia di Mestre, che ha messo a confronto il gettito fiscale versato dai contribuenti italiani (siano essi lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati od imprese) delle 20 Regioni italiane.

L’anno di riferimento è il 2007, anno in cui si è avuta una registrazione di dati da capogiro. A svettare su questa particolare classifica, come preannunciato, è la Lombardia: ogni residente di questa Regione versa all’Erario e ai vari livelli di governo locali 12.456 euro.

Seguono i residenti della Valle d’Aosta con 11.708 euro e quelli emiliano-romagnoli con 10.716 euro. Appena fuori dal podio, troviamo il Trentino A.A con 9.854 euro pro capite, il Piemonte con 9.784 euro pro-capite, il Veneto con 9.507 euro pro capite, e di seguito tutte le altre.

Chiudono la classifica i residenti pugliesi con 5.206 euro pro capite, i lucani con 5.182 euro pro capite ed, infine, i calabresi con 4.953 euro pro capite. La media nazionale si attesta sugli 8.662 euro pro capite: quella del Nord a 10.790 euro pro capite; al centro con 9.454 e al Sud con 5.470 euro pro capite. Insomma, al Sud si paga poco più della metà’ di quanto versano i residenti del Nord.

La parola degli esperti

“Questi dati – sottolinea Giuseppe Bortolussi della CGIA di Mestre – dimostrano come ci sia una corrispondenza lineare tra il gettito fiscale e il livello di reddito.

Dove quest’ ultimo è piu’ elevato, maggiore è il gettito fiscale versato da questi contribuenti. Infatti, fatto 100 il Pil prodotto a livello nazionale, oltre il 54% viene generato nelle regioni settentrionali e solo il 23,8% nel Mezzogiorno.

Una ulteriore conferma di questa tesi emerge dalla lettura dell’andamento della spesa delle famiglie. Fatta 100 la spesa totale, quasi il 52% e’ realizzata dalle famiglie ubicate nelle regioni del Nord”.

Altro aspetto interessante che emerge dall’analisi condotta dalla CGIA di Mestre e’ la distribuzione del gettito tra i vari livelli di governo. Ebbene, su un totale nazionale di 8.662 euro pro capite di entrate tributarie registrate nel 2007, ben 7.080 euro finiscono nelle casse dello Stato (pari all’81,7% del totale); 1.057 euro pro capite finiscono alle Regioni (pari al 12,2%) e solo 525 euro pro capite (pari al 6%) vanno nelle casse degli Enti locali (Comuni, Province e Comunità montane).

“A livello di macro aree – conclude Bortolussi – questa media nazionale si modifica facendo emergere un dato significativo: i cittadini del Sud, rispetto a tutti gli altri, versano di piu’ allo Stato centrale, oltre l’83,2% del totale, e meno a Regioni ed enti locali: solo 16,8%”.

Infatti, se sul totale del gettito le regioni del Centro danno all’Erario l’82,8%, il Nord da’ addirittura meno: solo, si fa per dire, l’80,7%. A dimostrazione che in una chiave federalistica le realtà del Nord sono in questo momento un po’ piu’ avanti del resto del Paese”.